Rossomori de Sardigna per il riconoscimento dello Stato di Palestina

L’Assemblea del Partito dei Rossomori de Sardigna condanna il genocidio in atto a Gaza ad opera del criminale Netanyahu e del suo governo, che si realizza oltre che con i bombardamenti a tappeto con l’uso della fame ai danni di un intero popolo inerme come strumento di “soluzione definitiva”.

Auspica che si sviluppi e potenzi da ciascun territorio un forte movimento di condanna e che si giunga, qui e subito, all’immediato cessate il fuoco e si dia immediato potere all’ONU per portare con le sue organizzazioni umanitarie l’aiuto alimentare e sanitario, per evitare che ogni giorno migliaia di bambini e donne rischino la morte per fame e malattie

Propone che in ciascun Comune della Sardegna sia discussa e adottata la seguente bozza di deliberazione consiliare per il riconoscimento dello Stato della Palestina in ossequio delle reiterate e mai applicate risoluzioni dell’ONU:

Comune di [Nome del Comune]

Il Consiglio Comunale

DELIBERA N. [XXX] DEL [DATA]

Riconoscimento formale dello Stato di Palestina

PREMESSO CHE:

La Carta delle Nazioni Unite, all’articolo 1, afferma che tra gli scopi fondamentali dell’Organizzazione vi è il rispetto del principio di uguaglianza dei diritti e dell’autodeterminazione dei popoli;

La Risoluzione 181 (II) dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 29 novembre 1947 prevedeva la spartizione del mandato britannico di Palestina in due Stati, uno ebraico e uno arabo, con Gerusalemme posta sotto regime internazionale;

La Risoluzione 194 (III) dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 11 dicembre 1948 sancisce il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi nei territori da cui furono allontanati, o al giusto indennizzo per coloro che sceglieranno di non farvi ritorno;

La Risoluzione 242 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 22 novembre 1967, in seguito alla guerra dei Sei Giorni, chiede il ritiro delle forze armate israeliane dai territori occupati e il rispetto della sovranità, dell’integrità territoriale e dell’indipendenza politica di ogni Stato della regione, compreso lo Stato di Palestina;

Il diritto internazionale riconosce il diritto dei popoli all’autodeterminazione, incluso il diritto di costituirsi in uno Stato sovrano e indipendente, come stabilito anche dal Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici (art. 1) e dal Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali (art. 1);

CONSIDERATO CHE:

Oltre 130 Stati membri delle Nazioni Unite hanno formalmente riconosciuto lo Stato di Palestina, proclamato il 15 novembre 1988 dall’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), con capitale Gerusalemme Est;

Il riconoscimento del diritto del popolo palestinese ad avere uno Stato entro i confini internazionalmente riconosciuti precedenti al 4 giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale, rappresenta un atto di giustizia storica e di promozione della pace;

Il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi costituisce un elemento essenziale e irrinunciabile di qualsiasi processo di pace giusto e duraturo;

IL CONSIGLIO COMUNALE DI [NOME DEL COMUNE]

DELIBERA

1. Di riconoscere formalmente lo Stato di Palestina, con confini corrispondenti a quelli precedenti al 4 giugno 1967, comprendenti la Cisgiordania, Gerusalemme Est e la Striscia di Gaza;

2. Di sostenere il diritto inalienabile del popolo palestinese all’autodeterminazione, come previsto dal diritto internazionale e dalle risoluzioni delle Nazioni Unite;

3. Di affermare il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi nei territori da cui furono allontanati, come sancito dalla Risoluzione 194 (III) dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite;

4. Di invitare il Governo Italiano e le istituzioni europee a compiere ogni sforzo politico e diplomatico per giungere al pieno riconoscimento dello Stato di Palestina e alla promozione di un processo di pace equo, basato sul diritto internazionale;

5. Di trasmettere la presente deliberazione al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro degli Affari Esteri, al Parlamento Italiano e al Parlamento Europeo.

Letto, approvato e sottoscritto.

[Luogo e Data]

Il Presidente del Consiglio Comunale

[Firma]

Il Segretario Comunale

[Firma]

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