Il Partito dei Rossomori de Sardigna aderisce alla campagna contro il riarmo dell’Europa.
“Noi pensiamo che la Sardegna non sia e non debba mai essere in guerra con nessuno e che la giusta
necessità di difendere la libertà e la democrazia per i sardi e le sarde non debba mai, in alcun modo, tradursi
in un grido di guerra contro altri popoli e altre culture, ma debba essere un esercizio di trasformazione della
nostra realtà.
Ma riteniamo anche che una richiesta di pace sia inutile se non accompagnata dalla richiesta di un nuovo
modo di stare su questo pianeta.
Viviamo in un mondo interconnesso dove le grandi oligarchie e grandi gruppi monopolistici che controllano
beni essenziali (energia, cibo, sicurezza), tirano le fila indifferenti alle povertà, alle disuguaglianze e alle
sofferenze di territori e popolazioni dipendenti e subalterne. Saltano equilibri geopolitici che sembravano
consolidati e questo repentino tracimare su scala globale manda in frantumi anche le fondamenta di una
dimensione collettiva organizzata attorno a principi cardine quali la libertà, la giustizia sociale, i diritti, le
democrazie, sostanziali e non formali.” (dal documento politico pubblicato lo scorso 18 aprile)